All’estremità sud delle isole Lofoten c’è Å: un minuscolo villaggio di pescatori costruito tra le montagne e il mare. Le case sono piccole, di legno tinteggiato di rosso e di giallo, ancorate alle rocce sull’Atlantico o sospese su lunghe gambe che affondano nella marea che qui fa paura. Di giorno sembra un paese fantasma, le barche sono fuori, gli uomini in mare, restano le donne a casa ad attendere il loro ritorno serale. É il loro modo di vivere, un rituale sempre uguale a sé stesso che si ripete da sempre in modo costante. Immutabile. Oggi il turismo lo sta cambiando poco a poco, e in fondo sta facendo perdere qualcosa a loro e a noi viaggiatori.

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